Un certo gusto per i rompicapi linguistici

Apr 23, 2024

Se William Shakespeare ha avuto il pregio di facilitare il compito degli specialisti della traduzione con il suo celeberrimo «To be or not to be», Heather Parisi sarebbe stata il loro incubo se le fosse venuta l’idea di far tradurre la sua famosa strofa «Delle cicale, ci cale, ci cale, ci cale». Vi lasciamo riflettere qualche istante… ed eccovi nei panni – o meglio nella testa – di un traduttore pubblicitario. Nella nostra, quindi.

La sfida della traduzione pubblicitaria, in effetti, sta nel trovare il modo di riformulare il più fedelmente possibile un determinato messaggio, spesso caratterizzato da un doppio senso, da una figura retorica, da rime, da un gioco di parole o da un umorismo raffinato, affinché nel pubblico di arrivo si ottenga lo stesso effetto perseguito nella lingua di partenza.

Per affrontare questo compito occorre avvalersi di una serie di elementi che spaziano dalla padronanza delle sfumature della lingua alla perfetta conoscenza delle espressioni idiomatiche, passando per i riferimenti e i codici culturali specifici della comunità linguistica a cui ci si rivolge. Si tratta di abilità di cui solo i parlanti nativi possono disporre: ecco perché textocreativ affida gli incarichi destinati alla Svizzera italiana, tedesca e francese esclusivamente a linguisti madrelingua qualificati che conoscano a menadito la cultura elvetica. Naturalmente gli stessi requisiti di qualità valgono anche per i lavori verso l’inglese.

Se da un lato l’obiettivo non è infarcire ogni riga di elvetismi, dall’altro i diversi pubblici della Svizzera recepiranno meglio il messaggio se la terminologia utilizzata trasmette una certa autenticità. E così l’utilizzo della parola «licenza di condurre» darà subito un tocco elvetico in più alla patente di guida! Lo stesso approccio vale per le innovazioni linguistiche e i neologismi, in pratica per tutti quei termini in voga come «superalimento» o «uberizzazione della società» che è opportuno inserire nella nostra scrittura per tenere al passo coi tempi la comunicazione di un determinato marchio.

 

Un passo in più

Transcreazione è una parola composta italianizzata derivante dalla fusione dei termini inglesi «translation» e «creation» e designa il processo di piena appropriazione di un testo di partenza, anche a costo di distaccarsene, al fine di localizzarlo (nel senso di «renderlo adatto al contesto locale») affinché susciti nel destinatario la medesima reazione e le medesime emozioni auspicate nella lingua di partenza. Transcreazione e traduzione pubblicitaria sono quasi sinonimi, tranne per il fatto che la prima, come indica il nome stesso, offre una maggiore libertà di azione. È bene precisare però che il grado di libertà che ci concediamo viene sempre definito in accordo con il cliente.

 

L’urgenza non ci spaventa

Pur essendo una terra di possibilità infinite, il mondo della comunicazione, il nostro campo di gioco preferito, è comunque governato da alcune regole. Quando lavoriamo su un supporto visivo come un manifesto o un annuncio, il limite dello spazio disponibile mette dei paletti agli slanci creativi. Per un incarico di sottotitolaggio oppure per uno spot radiofonico o televisivo occorre invece scendere a patti con i limiti di tempo. E a questo si aggiunge chiaramente la sfida dei termini di consegna pattuiti. Sebbene non siamo ancora in grado di viaggiare nel tempo, riusciamo sempre a rispettare le scadenze consegnando prodotti di qualità, anche in caso di urgenza. Lungi da noi l’idea di far concorrenza a Marty McFly – ma Shakespeare e la Parisi hanno trovato pane per i loro denti!